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28 febbraio 2006

L'uomo puro di Padre Ireneo

Parlare di purezza oggi, sembra davvero una cosa complicata.
In realtà il mondo lo chiede.

C'è voglia di bianco, di trasparenza, di solarità, di limpidezza.
Di tornare ad un'infanzia spirituale.
Beati i puri di cuore perchè senza riserve sono aperti alla vita.
Non conoscono incrostazioni mentali. Bevono direttamente dalla sorgente.
E' così difficile ritornare ad un valore dell'essere?
E' così difficile rinunciare?
Nella cultura moderna sembra che la rinuncia rappresenti il medioevo, il castigo.
Un tempo si viveva la mancanza di qualcosa come uno stimolo per ottenerla.
Oggi non c'è tempo.
Si riceve tutto immediatamente. Informazioni, dati, cibo, amore.
C'è bisogno di tornare alle origini per stare bene.
Perchè la purezza è funzionale allo star bene dell'uomo.
Oggi il benessere è malessere.
Ma la vera purezza è riempitiva perchè è libertà vera. Padronanza.
Non possedere e non essere posseduti. Non inquinamento.
E come dice Richard Rohr, francescano americano, c'è il bisogno di ritornare ad un Uomo Selvatico.
Non macho. Ma con un pieno compendio di energia maschile e femminile.
Un uomo libero ed equilibrato.
Integro nella sua umanità. Responsabile.
Un uomo innocente. Pieno.
Un uomo che non vuole possedere nessuno ma semplicemente accogliere.
Capace di donarsi. In grado di riappropiarsi della sua storia.
Capace di sacrificio.
Del resto attraverso il sacrificio si rende sacra la propria esistenza.
E la si purifica.
Proprio per questo motivo il suo senso diventa positivo.
Solo il vigliacco ha paura di essere ciò che è.
Solo chi non gioca mai non sa giocare.

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Fantasma...(da "L'impossibile fuga dall'amore" di Andrea Pittana)

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24 febbraio 2006

Another Lonely Day, Ben Harper

Yes indeed, I'm alone again.
And here comes emptiness crashing in.
It's either love or hate,
I can't find in between,
'cause I've been with witches and I've been with a queen.

It wouldn't have worked out anyway.
So now it's just another lonely day.
Further along we just may.
But for now it's just another lonely day.

Wish there was something now I could say or do.
I can resist anything but the temptation from you.
But I'd rather walk alone than chase you around.
I'd rather fall myself than let you drag me on down.

It wouldn't have worked out anyway.
And now it's just another lonely day.
Further along we just may.
But for now, it's just another lonely day.

Yesterday seems like a life ago,
'cause the one I love today, I hardly know,
You I held so close in my heart, Oh dear,
Grow further from me with every fallen tear.

It wouldn't have worked out anyway.
So now it's just another lonely day.
Further along we just may.
But for now it's just another lonely day.
For now it's just another lonely day.
For now it's just another lonely day.

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23 febbraio 2006

Mal d'Africa (Oliviero Toscani, Marco Rubiola )

Ci sono due mal d’Africa.
Il nostro, che è come un sogno. E il loro, che è come un incubo.

Il mal d’Africa bianco è dolce come la vita.
Quello nero è amaro come la morte.

Per noi il mal d’Africa è un bellissimo ricordo.
Per loro, è un pessimo futuro.

Il vero mal d’Africa non viene a chi parte.
Rimane a chi resta.
.
Prima o poi il mal d’Africa a noi passa.
A loro no.

Non c’è da stupirsi se dall’Africa ci portiamo via il mal d’Africa, dal momento che abbiamo sempre portato via tutto. Diamanti e avorio, oro giallo e oro nero, gazzelle e leoni, uomini e donne.

Noi lo chiamiamo mal d’Africa. Loro dovrebbero chiamarlo mal d’Occidente.

Prima che i bianchi mettessero piede nel continente nero il mal d’Africa non esisteva.

Lo capisce anche un bambino.
(soprattutto se africano)

24-03-05
(testo per il libro “Quaderno Africano”, AAVV, a cura di A. Mondadori, Frassinelli)

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09 febbraio 2006

In ogni cosa ho voglia di arrivare di Boris Pasternak

In ogni cosa ho voglia di arrivare
sino alla sostanza.
Nel lavoro, cercando la mia strada,
nel tumulto del cuore.

Sino all'essenza dei giorni passati,
sino alla loro ragione,
sino ai motivi, sino alle radici,
sino al midollo.

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08 febbraio 2006

L'Amico Pitt...

Penso di scrivere un libro. E penso ai personaggi che ne costruiranno la trama. Uno di questo sarà sicuramente il mio amico Pitt...l'amico che la vita porta a vedere poco...l'amico che è sempre un piacere rivedere...le chiacchere mai monotone....le chiacchere mai fatte tanto per parlare...le parole in cui c'è sempre un pò di creatività...di poesia...di spirito incosciente e libertino...l'Artista...che ti auguri un giorno possa diventare.



"E che cazzo...io sono un pò come le donne...a volte ho bisogno di essere un pò baccagliato anch'io"...mittico Pitt!

:)

Sei un grande Pitt...
Gala


07 febbraio 2006

Il poster ha come elemento centrale la Mole Antonelliana, simbolo che racchiude in una sola immagine i valori dei Giochi, dello sport e del territorio che li ospita. Come illustra Marco Testa, presidente dell’Agenzia Armando Testa che ha realizzato il poster, "la Mole, già richiamata nel marchio dei Giochi, con un volo di fantasia si inclina umilmente per diventare anch’essa montagna e suggerire, attraverso uno stile interpretativo simbolico e multicolore, l’idea delle piste olimpiche".
"Grazie a un gioco grafico di negativo e positivo, il colore azzurro dell’immagine evidenzia il profilo di un’altra mole, questa volta bianca come la neve, su cui poggiano logo e il claim di Torino 2006, Passion Lives Here".