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25 novembre 2005

Novembre Solidale Aicu - La Schistosomiasi

dal 7 novembre al 17 dicembre 2005
INVIA UN SMS AL 48583
CON IL TUO EURO POSSIAMO SALVARE 10 VITE


Nel settembre 1996 Carlo Urbani viene selezionato da Msf Svizzera per un contratto di lavoro di un anno in Cambogia come capo progetto di un programma di controllo della schistosomiasi intestinale, infestazione parassitaria diffusa in 74 paesi di tre continenti, che colpisce soprattutto i bambini. Le conseguenze, spesso rese gravissime da ripetute infestazioni nel corso degli anni, sono quasi sempre mortali. Carlo descriveva la malattia con queste toccanti parole.

La prima edizione del Novembre Solidale Aicu si pone l'obiettivo di proseguire il lavoro iniziato da Carlo nelle regioni vietnamite di Bac Giang and Bac Ninh, aree ad altissimo rischio di mortalità poiché le acque dei fiumi sono infestati da questo parassita.

Dal 7 novembre al 17 dicembre 2005 inviando un SMS al 48583 al costo di un Euro dal tuo cellulare o da rete fissa potrai acquistare 10 dosi di medicinali e salvare 10 vite.

L’intero ricavato sarà devoluto da questi operatori all’AICU per l’acquisto di medicinali volti alla cura della schistosomiasi.

Inoltre, se hai un sito internet o un blog puoi inserire uno dei banner legati all'iniziativa per aiutarci a diffondere la voce e far conoscere questa terribile malattia.

Puoi anche contribuire attivamente al Novembre Solidale Aicu inviando ai tuoi amici la presentazione in power point che abbiamo realizzato con le parole e le foto di Carlo.


Visita il sito dell'Associazione Italiana Carlo Urbani.

23 novembre 2005

Grillo sbatte in "prima" i deputati condannati

Sul blog l'elenco completo dei 23 onorevoli Grillo sbatte in "prima" i deputati condannati Il comico genovese acquista una pagina dell'International Herald Tribune per pubblicizzare la sua iniziativa «Parlamento pulito»

Beppe Grillo ha acquistato una pagina dell’International Herald Tribune per pubblicizzare la sua iniziativa «Parlamento pulito» (Clean Up Parliament). «L'International Herald Tribune ha accettato di pubblicare la pagina senza i nomi dei 23 parlamentari italiani condannati in via definitiva», ha spiegato il popolare comico genovese sul suo blog, «ma con il link alla pagina del blog che li contiene con la descrizione dei loro reati».

IN PRIMA PAGINA - «Questa pagina è stata finanziata da migliaia di cittadini italiani per scoprire se esista un altro stato in qualche parte del mondo in cui 23 membri del parlamento sono stati condannati per una serie di reati e sono ancora autorizzati a sedere in parlamento e rappresentare i loro cittadini», si legge a pagina 7 dell'Herald Tribune.
«Se un Paese come questo esistesse, noi italiani vorremmo proporre un gemellaggio. Se non ci fosse un simile stato o Paese, chiediamo al mondo di aiutarci a capire perché 23 parlamentari italiani, già condannati penalmente dal sistema giudiziario italiano e i cui reati sono registrati nel mio blog www.beppegrillo.it, siedano nel parlamento italiano ed europeo».

«Per leggere i nomi dei 23 parlamentari italiani già condannati penalmente dal sistema giudiziario italiano andate su www.beppegrillo.it/clean_up - prosegue il testo del messaggio - Questo perché nessuno dei quotidiani o delle riviste internazionali che ho contattato è disposto a pubblicarli. Chiediamo a questi parlamentari, che stanno lavorando come nostri dipendenti, di mettersi in stato di sospensione, in modo da dare un segnale concreto che il nostro Paese sta cambiando». Il costo della pagina, ha aggiunto il comico, è stato di 48.275 euro + 19,60 per cento di Iva (in totale 57.737 euro).

da Corriere.it

33 milioni di pixel per la fotografia digitale del futuro

Nuove macchine fotografiche digitali Aptus65 e Aptus75

Si, ok, non è per tutti, non è per chi fa le fotografie del compleanno della zia, ma sta di fatto che questo è quello che riserva il mercato professionale della fotografia digitale. Leaf America Corporation, azienda statunitense specializzata in fotografia digitale ha presentato due nuovi "motori" per macchine fotografiche digitali proessionali: Aptus 75 e Aptus 65.
Il primo è un "digital camera back" capace di catturare immagini con una risoluzione di 33 milioni di pixel ( 6726 x 5040 ), il secondo "solo" 28 milioni di pixel ( 6144 x 4622 ). Dotate entrambe di uno schermo tattile da 6 x 7 pollici, questi motori non hanno più nulla da invidiare alle tradizionali reflex.

Le immagini catturate hanno una dimensione massima di 200 Mbyte l'una, il che ha obbligato la Leaf America di dotare i due Aptus di una capacità di memorizzazione pari a 30 Gbyte (un'autonomia pari a circa 150 foto nel caso della Aptus 75).Entrambe i motori hanno un range ISO che fa da 50 a 800. Entrambe adottano il nuovissimo processore CCD prodotto dalla Dalsa Corporation disponibile sul mercato nei primi del 2006.

Fonte: ICTBlogArticolo di: Michele Basso

22 novembre 2005

Torinoplus.it

Torino è sempre più bella: è lo slogan con cui si presenta la nuova sezione del sito comunale dedicata alla promozione internazionale della Città. Curata dal Servizio Centrale Comunicazione Olimpiadi e Promozione della Città, è disponibile anche in lingua francese e inglese.

Torino antica, Torino prima capitale d’Italia, Torino grande polo industriale: ad ogni periodo corrisponde un’identità diversa che ha lasciato il segno nel ritratto della città e che si esprime nel suo patrimonio culturale, architettonico e monumentale.
E oggi? Oggi più che mai Torino guarda avanti e diventa luogo d’incontro per culture diverse e punto di riferimento per lo sviluppo di nuove tecnologie e nuovi settori produttivi: la moderna metropoli che ospiterà i
XX Giochi Olimpici Invernali del 2006

Torinoplus.it

18 novembre 2005

Fabio Concato (Guido Piano - Voilà (2003))

Guido piano
e ho qualcosa dentro al cuore
che mistero
non so neanche dove andare
e m'allontano
anche se dovrei tornare
lei m'aspetta
si potrebbe preoccupare ma c'e' tanto sole
e mi accorgo che ne ho bisogno come un fiore
e ho bisogno di stancarmi e di camminare
di sentire l'acqua il vento e di respirare
peccato che qui vicino non c'e' il mare
guido piano
che mistero dopo il ponte cambia il mondo
viene voglia di cantare
questa sera
te lo voglio raccontare
son sereno
come se fosse Natale
e ho tanta voglia
di sdraiarmi su questa terra cosi calda
di dormire e di sognare che questo fiume
lentamente mi porta fra i monti e le pianure
e mi culla come un bambino fino al mare.
Amore mio perche' ogni volta scappo via
siamo cosi lonatani dalla vita e dai profumi
forse t'incontrero' dove comincia il mare
quando mi svegliero' saro' migliore

17 novembre 2005

Mattotti in acqua

I corpi nudi sono immersi nell’acqua trasparente. Si toccano, si cercano. Le braccia di lui cingono lei alla vita, la piegano, le gambe si intrecciano, le bocche si confondono. Dall’acqua si intravedono le rive lontane, a volte troppo lontane per potersi anche intravedere. Allora è soltanto una distesa di acqua azzurra che avvolge e copre tutto.

Che Lorenzo Mattotti sia ormai un grande maestro lo riconoscono tutti. Uno dei pochi illustratori italiani ad avere ospitalità costante sul New Yorker e Le Monde, ad esempio, ma anche uno dei pochi ad aver tentato, con risultati bellissimi, la via difficile del graphic novel (si ricordi, ad esempio il recente, intenso, Il rumore della brina).
D’altra parte la via di Mattotti è stata sempre precisa. Una via grafica che parte dal fumetto e, avvolgendosi via via come un gomitolo, ha teso a abbracciare l’illustrazione e la grafica, il disegno e la pittura. Sempre senza dimenticare, come spesso succede, le tappe precedenti del proprio percorso.

Sembra una cosa di poco conto questo melange di espressione ma in realtà si tratta di un processo complesso perché i singoli ‘generi’ presuppongono un atteggiamento diverso di fronte alla tavola. Disegnando un fumetto si ha bisogno di frammentare e sintetizzare le immagini, di dar loro un percorso avvertibilmente narrativo. Per il manifesto si opera necessariamente una sintesi. Per l’illustrazione si deve entrare in sintonia con una storia diversa da sé. Per la pittura c’è bisogno di una quasi totale autoreferenzialità, di aggirare e circumnavigare il tema in ogni aspetto, su ogni sfumatura, con puntualità quasi ossessiva. Lavorare sulla propria anima, come fa Mattotti in questo ‘Nell’acqua’, presuppone attitudini diverse da quelle che gli conoscevamo già. Un libro dove nulla succede di narrativo, dove gli eventi sono solo stati d’animo, ripetuti all’infinito come a cercare di afferrarne una volta per tutte l’essenza che sembra sfuggire. Ma è anche narrazione, perché il ripetersi dei gesti ci racconta una storia delicata e forte, quasi assoluta, un amore che si espone al sole per trovare se stesso, nei propri colori e nei propri gesti, sempre nuovo e potente.

Lorenzo Mattotti, Nell’acqua, Nuages, euro 24,00.

da
SocialDesignZine

14 novembre 2005

Un Tempo Piccolo - (Tiromancino - 95 05)

Diventai grande in un tempo piccolo
Mi buttai dal letto per sentirmi libero
Mi truccai il viso come un pagliaccio
E bevvi vodka con tanto ghiaccio
Scesi nella strada mi mischiai nel traffico

Rotolai in salita come fossi magico
E toccai la terra rimanendo in bilico
Mi feci albero per oscillare
Trasformai lo sguardo per mirare altrove
E provai a sbagliare per sentirmi errore

Dipinsi l'anima su tela anonima
E mescolai la vodka con acqua tonica
E pranzai tardi all'ora della cena
E mi rivolsi al libro come una persona
Guardai le tele con aria ironica
E mi giocai i ricordi provando il rischio
Poi di rinascere sotto le stelle
Dimenticai di colpo un passato folle
In un tempo piccolo

Ingannai il dolore con del vino rosso
E multai il mio cuore per qualunque eccesso
Mi addormentai con un vecchi disco
Raccontai una vita che non riferisco
Raccolsi il mondo in un pasto misto

Dipinsi l'anima su tela anonima
E mescolai la vodka con acqua tonica
E pranzai tardi all'ora della cena
E mi rivolsi al libro come una persona
Guardai le tele con aria ironica
E mi giocai i ricordi provando il rischio
Poi di rinascere sotto le stelle
Dimenticai di colpo un passato folle
In un tempo piccolo

E mi giocai i ricordi provando il rischio
Poi di rinascere sotto le stelle
Dimenticai di colpo un passato folle
In un tempo piccolo

Il mouse alla moda

Il mouse è uno degli accessori per computer più sottovalutati. Eppure il buon vecchio "topo" può essere un oggetto alla moda e dal design ricercato. La Tedesca Pat-says-now ne ha realizzati alcuni davvero spettacolari.

Io ve ne propongo quattro.

Il primo in alto a sinistra è il modello "Brain" realizzato in esclusiva per il film Zoolander e adesso alla portata di tutti. Si può ordinare qui a 31,90 euro.

Il modello affianco è invece un'edizione limitata ("solo" 999 pezzi) ed è decorato con 33 cristalli Swarovski. Il prezzo, chiaramente, sale: 82 euro.

Il chilli-mouse, facilmente riconoscibile, è un modello dedicato a tutte le buone forchette che amano il piccante. Il prezzo è di 36,90 euro.

Non poteva mancare il modello "sexy", se così si può chiamare un mouse. Lo store è sempre lo stesso il prezzo pure:36,90 euro.


da Gadgetblog.it

10 novembre 2005

Sui binari della simpatia

Sono in onda da qualche giorno gli spot istituzionali realizzati dalle Ferrovie dello Stato per il centenario della fondazione. Con lo slogan "Stiamo lavorando ad una storia diversa", la campagna è articolata in quattro soggetti ognuno dei quali affronta una criticità del servizio ferroviario.

Nello specifico i soggetti riguardano la puntualità, la pulizia e il posto. Negli spot, realizzati dall'agenzia Bates e firmati alla regia da Ricky Tognazzi, si raccontano le disavventure di un troupe cinematografica che sta girando un film in cui i personaggi – gli attori Stefania Rocca e Neri Marcoré – non si trovano perché il treno è in ritardo, perché non riescono a passare tra i vagoni strapieni di passeggeri o, infine, si trovano di fronte alla porta chiusa di un bagno fuori uso. In pratica l'esperienza quotidiana di qualunque utente del servizio ferroviario.
Si è detto che la campagna è un simpatico e coraggioso esempio di autoironia che ha lo scopo di tranquillizzarci facendoci sapere quanto le Fs siano impegnate per farci vivere una "storia diversa".

"La scelta fatta dall'agenzia – racconta Roberto Vella, direttore creativo di Bates – è stata quella di raccontare un film nel film. Dunque nessun tono autoincensante, nessuna promessa. Solo l'impegno al lavoro. Raccontiamo direttamente in chiave ironica le criticità di oggi e mostriamo dove la discontinuità in atto ci porterà. Abbiamo ritenuto questo il modo migliore per avvicinarsi al popolo dei viaggiatori, creando identificazione e fiducia".

Il luminoso esempio di pubblicità autoironica era stato programmato per gli inizi di ottobre, ma la storia dei vagoni infestati dalle zecche ha convinto i vertici delle Fs che lo scarso senso dell'humour che spesso dimostrano i passeggeri, sarebbe stato messo a troppa dura prova ed hanno preferito pagare una penale all'agenzia Bates e rimandare la campagna di un mese.

Di certo, pare curiosa la scelta di essere autoironici per presentare un servizio di fatto gestito da un monopolista, non avendo i cittadini la possibilità di scegliere i servizi offerti da un concorrente. Per il povero viaggiatore, stipato sui vagoni ferroviari, in ritardo e con il cesso inutilizzabile, l'autoironia delle Fs assomiglia molto ad una presa per i fondelli.


da socialdesignzine.aiap.it

09 novembre 2005

6 X Torino

Fotografie di Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Franco Fontana, Mimmo Jodice, Armin Linke, Francesco Jodice
DAL 04-11-2005 AL 08-01-2006

GAM - Via magenta, 31 sala mostre
Orario: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 19. Lunedì chiuso

La mostra 6 x Torino, che presenterà al pubblico più di 300 fotografie inedite, realizzate appositamente tra marzo 2004 e giugno 2005 da sei fotografi italiani di risalto internazionale - Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Franco Fontana, Mimmo Jodice, Armin Linke, Francesco Jodice - vuole costruire un vasto archivio della memoria di notevole valore artistico e documentario che storicizzerà l’imponente trasformazione della città di Torino.

L’intento della mostra, su un progetto di Valerio Tazzetti, è di farsi promotrice di una campagna di ricognizione e interpretazione fotografica dell’incalzante trasformazione urbana in vista dell’appuntamento con i Giochi Olimpici invernali, fissando nell’obiettivo le relazioni che si vanno disegnando tra i nuovi, nascenti assetti architettonici e urbanistici e l’impianto storico della città.

L’opera di interpretazione fotografica è stata affidata a sei rappresentanti della fotografia italiana di fama consolidata, specializzati nella lettura del paesaggio urbano e del territorio: Franco Fontana, Mimmo Jodice, Gabriele Basilico, cui la GAM ha dedicato negli ultimi quattro anni una retrospettiva e Olivo Barbieri, Francesco Jodice e Armin Linke.

Olivo Barbieri ha effettuato riprese fotografiche aeree per offrire una mappa inusuale di Torino, Gabriele Basilico ha ripreso gli imponenti lavori del passante ferroviario, le spine, i corsi di accesso alla città e le zone di trasformazione, Franco Fontana presenta i dettagli e i particolari della città storica tra monumenti e liberty, Mimmo Jodice ha lavorato sui luoghi della memoria torinese con particolare attenzione a istituzioni e realtà accademiche e museali che, tra passato e presente, rappresentano la città di Torino. Armin Linke ha indagato la linea di confine che divide la città dalla periferia, offrendo punti di vista inconsueti e Francesco Jodice ha fotografato un paesaggio umano attraverso la costruzione di un “atlante” di classi elementari, medie e superiori della città.

Un ricco catalogo di circa 400 pagine con foto inedite rispetto alla mostra e contributi di Giuseppe Culicchia, Marco Revelli, Paul Virilio e Pier Giovanni Castagnoli accompagnerà la mostra.

In occasione della mostra fotografica “Sei x Torino”, Lavazza partecipa in qualità di sponsor unico, riconfermando il suo impegno pluridecennale nel campo della fotografia d’autore, nonché la sua attenzione nei confronti della città di Torino e dei suoi recenti cambiamenti del tessuto urbano e sociale. Una scelta strategica da parte dell’azienda che nasce dalla convinzione che la fotografia, nella sua immediatezza e contemporaneità, sia il linguaggio più efficace per fissare le trasformazioni del tempo e i cambiamenti dei paesaggi socioculturali.

Ingresso: € 7.50 intero; € 4.00 ridotto
Informazioni: 011 4429518
Viste guidate: 011 4429546/47
Gruppi e scuole: 011 4429546/47

08 novembre 2005

La penna che sostituisce i mouse

Sul mercato sono da tempo disponibili mouse a forma di penna che si candidano ad essere un valido sostituto dei mouse tradizionali come device di input per l'utilizzo dei computer.Ma è indubbio che questa evoluzione che ci accingiamo a presentarvi ha una serie di vantaggi non indifferenti.
Stiamo parlando della Wow-Pen, prodotto dalla koreana Waawoo Tech.
Innanzi tutto utilizza la tecnologia ottica per il rilevamento dei movimenti, ha una risoluzione di 650 dpi (un po' meno degli ormai standard 800 dpi dei normali mouse ottici) e pesa solo 25 grammi.

Oltre a proporre la soluzione di uno dei problemi più noti nell'uso intenso dei mouse tradizionali (sindrome carpale alla mano), grazie alla base nella quale riposizionarlo quando non la si ua, si può trasformare in mouse tardizionale.
Inoltre la
Wow-Pen ha in dotazione un software che consente di prendere appunti, scrivere sullo schermo (word, pagine web), disegnare e spedire il tutto via e-mail.
Per chi la volesse vedere all'opera è disponibile - in varie dimensioni e risoluzioni - una
presentazione video.

da WebMasterPoint.org

02 novembre 2005

[D-Art] ARTISSIMA 2005 - 11/13 novembre

150 gallerie, 18 nazioni per la fiera d’arte internazionale più contemporanea e di tendenza: l’unica a riunire insieme alcune tra le gallerie più significative del panorama mondiale e le più innovative gallerie ed artisti delle giovani generazioni emergenti:
Artissima 2005 (Torino, Lingotto Fiere Padiglione 3).
All’interno della Fiera, Artissima propone tre sezioni speciali: Present Future (sezione dedicata ai giovani artisti emergenti) New Entries (sezione riservata a 21 giovani gallerie d’avanguardia) e Constellations (sezione riservata ad opere di grandi dimensioni a carattere museale).
I presupposti per una mostra interessante ci son tutti. Accorrete numerosi!!!


a cura di Laura Pallina