Siti internet, comunicazione, arte, design (Torino) Deside |Communication Provider|: Grillo sbatte in "prima" i deputati condannati

23 novembre 2005

Grillo sbatte in "prima" i deputati condannati

Sul blog l'elenco completo dei 23 onorevoli Grillo sbatte in "prima" i deputati condannati Il comico genovese acquista una pagina dell'International Herald Tribune per pubblicizzare la sua iniziativa «Parlamento pulito»

Beppe Grillo ha acquistato una pagina dell’International Herald Tribune per pubblicizzare la sua iniziativa «Parlamento pulito» (Clean Up Parliament). «L'International Herald Tribune ha accettato di pubblicare la pagina senza i nomi dei 23 parlamentari italiani condannati in via definitiva», ha spiegato il popolare comico genovese sul suo blog, «ma con il link alla pagina del blog che li contiene con la descrizione dei loro reati».

IN PRIMA PAGINA - «Questa pagina è stata finanziata da migliaia di cittadini italiani per scoprire se esista un altro stato in qualche parte del mondo in cui 23 membri del parlamento sono stati condannati per una serie di reati e sono ancora autorizzati a sedere in parlamento e rappresentare i loro cittadini», si legge a pagina 7 dell'Herald Tribune.
«Se un Paese come questo esistesse, noi italiani vorremmo proporre un gemellaggio. Se non ci fosse un simile stato o Paese, chiediamo al mondo di aiutarci a capire perché 23 parlamentari italiani, già condannati penalmente dal sistema giudiziario italiano e i cui reati sono registrati nel mio blog www.beppegrillo.it, siedano nel parlamento italiano ed europeo».

«Per leggere i nomi dei 23 parlamentari italiani già condannati penalmente dal sistema giudiziario italiano andate su www.beppegrillo.it/clean_up - prosegue il testo del messaggio - Questo perché nessuno dei quotidiani o delle riviste internazionali che ho contattato è disposto a pubblicarli. Chiediamo a questi parlamentari, che stanno lavorando come nostri dipendenti, di mettersi in stato di sospensione, in modo da dare un segnale concreto che il nostro Paese sta cambiando». Il costo della pagina, ha aggiunto il comico, è stato di 48.275 euro + 19,60 per cento di Iva (in totale 57.737 euro).

da Corriere.it

2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Argomento estremamente delicato. Premetto che Grillo mi piace molto quando si occupa di energia o di informazione ma non quando si occupa di politica. E’ troppo facile giocare da fuori.
Provate a chiederlo a Santoro, che dopo le sue trasmissioni (sono Sciuscià dipendente!), è stato eletto al parlamento europeo e come politico non l’abbiamo mai sentito.
O Di Pietro che dopo aver incastrato Chiesa (!) per tangentopoli, pensava di diventare il nuovo Garibaldi.
Non esiste ambito nazional/local/internazionale dove non ci siano situazioni politiche poco chiare o indecenti. Da sempre.
Il mestiere del politico è sempre stato “border line” fra Don Peppone e “Totò u curtu” (ndr.nome d’arte di Riina), e non è di sicuro Grillo che ce lo deve venire a dire.
Il ruolo di sollecitatore e solleticatore di anime (tra l’altro in Range Rover Sport…non mi sembra che vada ad idrogeno), in questo periodo lo trovo un po’ anacronistico, perché andava bene quando i conflitti sociali erano molto evidenti e il “sistema” era decisamente più semplice da affrontare. Oggi il “sistema” siamo tutti noi nella quotidianità, con i nostri comportamenti superficiali, con le nostre coscienze che non hanno tempo e voglia di approfondire. Il reale gap rispetto al passato è che abbiamo perso completamente i riferimenti siano essi politici o religiosi...o della famiglia.
Vi siete mai chiesti come mai a distanza di tutti questi anni l’immagine del Che campeggia sempre su magliette e merchandising di tutti i tipi?
Perché è il riferimento della passione. Oggi ci manca la passione e lui era la passione in persona.
Per noi è più comodo affidarsi ad un “Grillo” qualsiasi piuttosto che “leggere” con passione e attenzione tutto quello che ci circonda.
E’ umano. Comodo. Ma probabilmente non giusto.
La difficoltà è crearsi un pensiero proprio, non anestetizzato.
Farsi un’idea propria, a volte originale, che deriva dall’osservare quello che ci circonda.
Un esempio…?
Benigni, comico di sinistra, ha avuto un pushing pubblicitario per il lancio del suo nuovo film da parte della tivvù di stato, che facendo passare per diverse settimane e ad orari diversi tutti i suoi film precedenti, ha creato una cassa di risonanza senza precedenti.
Ma perché la tivvù di stato, che ormai è una rete Fininvest, dovrebbe spingere un comico di sinistra?...semplicemente perché il suo nuovo film è prodotto da una casa di produzione dell’ineffabile cavaliere!
Quanti ci hanno fatto caso?Penso pochi. Solo perché non ci è stato detto da nessuno.
L’inizio del cambiamento non è Grillo…siamo noi, con la attenzione anche ai nostri gesti quotidiani. Gli esempi possono essere tanti. Piccoli o grandi.
Ambiente:le targhe…ditemi chi in un giorno di targa dispari non si è mosso pur avendo quella pari o ha sempre raccolto le “defecatio” del proprio amico peloso (me compreso).
Commercio:oppure dichiarandosi contro la globalizzazione ha comprato un disco di Manu Chao….sapendo benissimo che il paladino dei clandestini e della “verdad” si fa produrre da Sony music, multinazionale della globalizzazione.
Economia:o ancora…belle le nuove Nike me le compro!Sapete dove e come vengono fatte?Provate a leggere No Logo di Naomi Klein.
Quindi secondo me vanno bene le pagine di pubblicità autofinanziata, ma vanno ancora meglio consapevolezza e partecipazione, che potranno forse farci cambiare le abitudini, ma potranno anche fare migliorare la qualità della vita. Nostra e degli altri. E non solo quella di Beppe Grillo.

14:50

 
Anonymous Anonimo said...

Non ho molti elementi per giudicare ciò che Grillo dice riguardo alla politica.
Relativamente all'ambiente pero' si'. E' facile criticare e fare satira su tutto e su tutti, ma quando si tratta di fare proposte concrete non viene fuori molto di buono.
Grillo spinge tanto sulla sua automobile che consuma 3litri per 200Km., ma quando i tecnici Fiat gli hanno chiesto di fargliela vedere e studiare lui se ne è ben guardato.
E quando spinge sull'Idrogeno? Forse Grillo non sa che l'Idrogeno non è una fonte di energia, ma solo un vettore. Per produrre Idrogeno oggi siamo costretti a bruciare carbone e petrolio, o a costruire le sue tanto odiate centrali elettriche (che sono ad oggi l'unica vera alternativa pulita anche se invasiva al potere del petrolio).
E poi siamo sicuri che con la quantità di incidenti che ci sono sulle strade l'Idrogeno su auto anche insicure non faccia piu' morti che le demoniache centrali nucleari?

15:31

 

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