Siti internet, comunicazione, arte, design (Torino) Deside |Communication Provider|: giugno 2005

30 giugno 2005

Castelli di rabbia (A. Baricco)

Tu non sei come gli altri, Dann, tu fai delle cose, tante cose, e ne immagini ancora delle altre ed è come se non ti bastasse una vita sola per farcele stare tutte. IO non so... a me la vita sembrava già difficile... sembrava già un'impresa viverla e basta. Ma tu... tu sembra che devi vincerla, la vita, come se fosse una sfida....sembra che devi stravincerla... una cosa del genere. Una roba strana. Un po' come fare tante bocce di cristallo... e grandi.... prima o poi te ne scoppia qualcuna... e a te chissà quante te ne sono già scoppiate, e quante te ne scoppieranno... Però... Però quando la gente ti dirà che hai sbagliato... e avrai errori dappertutto dietro la schiena, fottitene. Ricordatene. Devi fottertene. Tutte le bocce di cristallo che avrai rotto erano solo vita....non sono quelli gli errori..... quella è vita... e la vita vera magari è proprio quella che si spacca, quella vita su cento che alla fine si spacca..... io questo l'ho capito, che il mondo è pieno di gente che gira con in tasca le sue piccole biglie di vetro....le sue piccole tristi biglie infrangibili..... e allora tu non smetterla mai di soffiare nelle tue sfere di cristallo..... sono belle, a me è piaciuto guardarle, per tutto il tempo che ti sono stato vicino... ci si vede dentro tanta di quella roba..... è una cosa che ti mette l'allegria addosso... non smetterla mai..... e se un giorno scoppieranno anche quella sarà vita, a modo suo..... meravigliosa vita.

Io non posso (Pedro Salinas)

Io non posso darti di più
Non sono più di quello che sono.
Ah come vorrei essere
sabbia, sole in estate!
Che ti sdraiassi
rilassata a rilassarti.
Che mi lasciassi
il tuo corpo quando te ne vai, orma,
tenera, tiepida, indimenticabile.
E che con te se ne andasse
su di te, il mio bacio lento:
colore,
dalla testa ai piedi
bruno.
Ah come vorrei essere
vetro, o stoffa o legno
che conserva il suo colore
qui, il suo profumo qui,
e nacque a tremila chilometri!
Essere
la materia che ti piace,
che tocchi tutti i giorni
e che vedi già senza guardare
vicino a te, le cose
-collana, boccetta, seta antica -
di cui, quando senti la mancanza
chiedi: "Ah! dov'è?"
A come vorrei essere
un'allegria fra tutte,
una sola, l'allegria
di cui ti rallegri tu!
Un amore, un amore solo:
l'amore di cui tu ti innamoreresti.

Però non sono più di quello che sono.

28 giugno 2005

La quiero (Domenic Marte)

Nada
va a cambiar lo que siento
en mi corazon
ni nadie
puede hacerme amar
a quien no amo
yo pido
que me dejen tranquilo
hacer mi decision
te ruego
yo se lo que hago es mi corazon
yo se
que puedo perder
lo riego por ella
yo se
que puede haber dolor

la quiero, la sueño
no puedo dejar de pensar en ella
la vivo, hasta en mi cancion
es halgo que nunca me sucedio
la quiero, la sueño
no puedo dejar de pensar en ella
la vivo, hasta en mi cancion
es halgo que nunca me sucedio

me siento
rodeado, atrapado en maldicion
con la gente
que dicen que no es amor
la quiero
ella es mi vida, mi solucion
aunque pierda
yo se lo que hago es mi corazon
yo se
que puedo perder
lo riego por ella
yo se
que puede haber dolor

la quiero, la sueño
no puedo dejar de pensar en ella
la vivo, hasta en mi cancion
es halgo que nunca me sucedio
la quiero, la sueño
no puedo dejar de pensar en ella
la vivo, hasta en mi cancion
es halgo que nunca me sucedio......

la quiero,
no puedo dejar de pensar en ella

la quiero, la sueño
no puedo dejar de pensar en ella
la vivo, hasta en mi cancion
es halgo que nunca me sucedio
la quiero, la sueño
no puedo dejar de pensar en ella
la vivo, hasta en mi cancion
es halgo que nunca me sucedio
la quiero, la sueño
no puedo dejar de pensar en ella
la vivo, hasta en mi cancion
es halgo que nunca me sucedio

Fabricando Fantasias (Tito Nieves)

Quisiera poder hablarte
decirte cuanto te amo
y abrazarte
como antes

Quisiera sentir tu risa
volver a tocar tus manos
siempre tibias,
cada dia

Quisiera verte despertar al lado mio
que dios me escuche
y pueda darme lo que pido

Vivo en un mundo de mentiras,
fabricando fantasías
para no llorar
ni morir por tu recuerdo

Vivo malgastando horas
evitando estar a solas
para no pensar
pero tu imagen donde quiera esta presente
no he podido superar perderte

Quisiera ganar el tiempo
que se me escapo y no dije:
me arrepiento,
lo siento

Quisiera escribir un libro
para que no se me olvide
lo vivido
contigo

Quisiera verte despertar al lado mio
que dios me escuche
y pueda darme lo que pido

Vivo en un mundo de mentiras,
fabricando fantasías
para no llorar
ni morir por tu recuerdo

Vivo malgastando horas
evitando estar a solas
para no pensar
pero tu imagen donde quiera esta presente
no he podido superar...

Tanta tristeza
que siempre deja
ese sabor amargo de tu ausencia

Vivir sin verte
cuanto me duele
la vida va pasando y tu no vuelves

27 giugno 2005

Virtuality 2005

6° Conferenza internazionale su cinema digitale, realtà virtuale, computer grafica, animazione 3D ed effetti speciali.

Torino - Centro congressi Torino Incontra

dal 03-11-2005 al 06-11-2005

23 giugno 2005

Guido Piano (Fabio Concato)

Guido piano
e ho qualcosa dentro al cuore
che mistero
non so neanche dove andare
e m'allontano
anche se dovrei tornare
lei m'aspetta
e si potrebbe preoccupare
ma c'e' tanto sole
e mi accorgo che ne ho bisogno
come un fiore
e ho bisogno di stancarmi
e di camminare
di sentire l'acqua e il vento
e di respirare
peccato che qui vicino
non c'e' il mare
Guido piano
che mistero dopo ponte
cambia il mondo
viene voglia di cantare
questa sera
te lo voglio raccontare
son sereno
come se fosse natale
e ho tanta voglia
di sdraiarmi su questa terra
cosi' calda
di dormire e di sognare
che questo fiume
lentamente mi porta fra i monti
e le pianure
e mi culla come un bambino
fino al mare
Amore mio
perche' ogni volta scappo via
siamo cosi' lontani dai
profumi e dalla vita
forse t'incontrero'
dove comincia il mare
e quando mi svegliero'
saro' migliore

MyBestLife.com

Molte volte capita di vivere in modo assolutamente lontano se non opposto a quello in armonia con noi stessi, con la nostra essenza, con la parte più profonda, meno modificabile, più strutturale di noi. La comprensione del fondo di noi stessi non è cosa facile, soprattutto quando coesistono aspetti in contrasto tra loro magari al punto che la presenza di una parte rende molto difficile quella di un’altra. Eppure si può sempre trovare un equilibrio, rinunciando anche a qualcosa di noi, purché non sia quella più importante, vivendo poi molto meglio. Ci sono parti di noi che possiamo e dobbiamo cambiare, altre che possiamo ma non necessariamente dobbiamo cambiare ed altre che, anche volendo, non possiamo proprio cambiare.

L'equilibrio è anche di periodo: ogni persona ha equilibri diversi a seconda dei periodi della sua vita. Ci sono componenti di noi che in un certo periodo vengono particolarmente sacrificate non importa per quale motivo. Il nostro sistema cercherà un equilibrio in questa situazione, ma non è detto che sia sopportabile per sempre. Può darsi che il nostro essere, dopo un certo periodo, non regga più ed abbia bisogno di cambiare, probabilmente soddisfacendo quanto è stato sacrificato fino a quel momento. A questo punto è facile trovarsi davanti a una specie di legge del pendolo con il bisogno di quanto precedentemente sacrificato che emerge in modo particolarmente forte, più forte di quello che sarebbe stato normale per noi, creando una situazione altrettanto squilibrata quanto quello che l’ha causato. Saremo noi a dover cercare di riequilibrare le cose, ma per farlo bisognerà prima di tutto capire che tutto ciò è successo. Ed ecco che torna opportuno abituarsi a pensare, a cercare di capirsi: conosci te stesso non è una frase né inutile né scontata, anche se non bisogna certo passare tutto il proprio tempo a fare solo questo.

A molti sarà capitato, alla fine di un rapporto affettivo d’amore o di amicizia, di domandarsi: ma come ho fatto ad innamorarmi di questa persona? Cosa ci trovavo mai di stupendo? Non capisco! E veramente non riusciamo a spiegarci che cosa ci aveva veramente affascinato in quel modo, perché ora non è più così. E spesso le situazioni a questo punto possono essere veramente pesanti per noi e per gli altri.
Ma come siamo arrivati a questo punto? Come è potuto accadere?
Prima di tutto dobbiamo capire che nel frattempo tutti siamo cambiati e perciò quello che ora diremo per noi vale anche per gli altri. Quando abbiamo incontrato la persona in oggetto eravamo in un certo modo, cioè con le nostre idee ed esigenze di fondo e di periodo (non sono la stessa cosa). Di fondo sono quelle più profonde, che durano tutta la vita. Di periodo sono quelle esigenze legate ad un certo momento della nostra vita e cambiano, o possono cambiare nel tempo. Ad esempio chi ha passato un periodo molto dinamico ha bisogno di un po' di quiete, dopo molta socialità c'è il bisogno di stare in casa, dopo la varietà e il rischio la tranquillità e la sicurezza, dopo la noia e la ripetitività l’imprevisto, dopo il dedicarsi molto agli altri il pensare un po'' a se stessi, e così via. Quando cioè si fa il pieno di qualche cosa a scapito di qualcos’altro, il bisogno schiacciato si fa sentire. Allora il bisogno di forza diciamo 10, dopo la soppressione diventa dominante, di forza 100, sovrastando anche bisogni di fondo che a questo punto vengono sacrificati e diventeranno a loro volta eccessivamente dominanti in futuro. La persona che quindi ci andrebbe bene per come è fatta in un periodo, può essere assolutamente inadeguata in un altro. L’importante perciò è capire in che periodo siamo, quali sono le cose di cui abbiamo bisogno e se sono così importanti solo in questo periodo o se lo sono di fondo. E per capire quali sono le nostre esigenze di fondo dobbiamo prima capire come siamo fatti noi. Se la situazione che stiamo vivendo non risponde ai nostri bisogni di fondo viviamola pure e godiamocela ma non inventiamoci che durerà tutta la vita, perché la delusione sarebbe certa e potrebbe coinvolgere altre persone che non c’entrano nulla, verso le quali dovremmo comportarci in modo responsabile.

A questo proposito dobbiamo sempre diffidare dall’eccesso di rigore generalizzato, totale, perché in realtà non è umano, né possibile, nemmeno per chi lo sostiene. Di solito tanto più rigido è il rigore tanto meno è applicato nelle cose importanti da chi lo propugna. Sicuramente esiste chi è onestamente rigido con se stesso come con gli altri, ma non credo sia la scelta giusta. Non siamo nati per soffrire! No, non c’è nessun motivo per crederlo. Se qualcuno vuole assolutamente soffrire questa è una scelta sua, ma credo che sia immorale, veramente immorale volere portare altri, convincerli, obbligarli in modo più o meno diretto o indiretto o subdolo, o con ricatti più o meno morali a seguire la stessa strada. La vita può essere più gioiosa, più viva, più positiva, migliore da vivere e credo che tutti abbiano il diritto di cercare di viverla meglio. Le difficoltà, i dolori, i dispiaceri fanno già parte del pacchetto, ma non sono le sole componenti. Alcuni cercano di propinare dolore e tristezza perché... hanno dei problemi, hanno rancori, rabbie, invidie, tristezze, sfiduce, fallimenti, insicurezze e cercano di far sì che anche gli altri vivano in qualche modo male come loro. Al contrario, mi sembra più giusto e morale diffondere positività, bene e gioia, cercando di risolvere i problemi esistenti non inventandone di nuovi, magari impossibili da risolvere, in modo che anche gli altri abbiano il loro fallimento. Mal comune mezzo gaudio. E invece no! Invece di rinunciare cercando di portare altri a fare male come noi, possiamo cercare altre strade senza mollare, cercando in noi la forza di vivere, non cercando di farla perdere agli altri.

22 giugno 2005

Lettera di commiato agli amici (Gabriel Garcia Marquez)

Se per un istante Dio si dimenticherà che
sono una marionetta di stoffa e mi regalerà un pezzo
di vita, probabilmente non direi tutto quello che
penso, ma in definitiva penserei tutto quello che dico.

Darei valore alle cose, non per quello che
valgono, ma per quello che significano.
Dormirei poco, sognerei di più, andrei quando gli
altri si fermano, starei sveglio quando gli altri
dormono, ascolterei quando gli altri parlano e come
gusterei un buon gelato al cioccolato!
Se Dio mi regalasse un pezzo di vita, vestirei
semplicemente, mi sdraierei al sole lasciando
scoperto non solamente il mio corpo ma anche
la mia anima.

Dio mio, se io avessi un cuore, scriverei il mio odio
sul ghiaccio e aspetterei che si sciogliesse al sole.
Dipingerei con un sogno di Van Gogh sopra le stelle un
poema di Benedetti e una canzone di Serrat sarebbe la
serenata che offrirei alla luna.
Irrigherei con le mie lacrime le rose,
per sentire il dolore delle loro spine e il
carnoso bacio dei loro petali.

Dio mio, se io avessi un pezzo di vita non lascerei
passare un solo giorno senza dire alla gente che amo,
che la amo. Convincerei tutti gli uomini e le donne
che sono i miei favoriti e vivrei innamorato
dell'amore. Agli uomini proverei quanto
sbagliano al pensare che smettono
di innamorarsi quando invecchiano, senza sapere che
invecchiano quando smettono di innamorarsi.
A un bambino gli darei le ali, ma lascerei che
imparasse a volare da solo. Agli anziani insegnerei
che la morte non arriva con la vecchiaia ma con la
dimenticanza.

Tante cose ho imparato da voi, gli Uomini!
Ho imparato che tutto il mondo ama vivere sulla cima
della montagna, senza sapere che la vera felicità sta
nel risalire la scarpata.
Ho imparato che quando un neonato stringe con il suo
piccolo pugno, per la prima volta, il dito di suo
padre, lo tiene stretto per sempre.

Ho imparato che un uomo ha il diritto di guardarne un
altro dall'alto al basso solamente quando deve aiutarlo ad alzarsi.
Sono tante le cose che ho potuto imparare da voi, ma
realmente, non mi serviranno a molto, perché quando
mi metteranno dentro quella valigia, infelicemente
starò morendo.

21 giugno 2005

Lentamente...(Pablo Neruda)

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi
percorsi, chi non cambia la marca, il colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini
sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli
occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova
grazia in se stesso.

Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno
sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.

20 giugno 2005

Qualche volta...(Patrizia Cavalli)

Qualche volta un silenzio può essere
apparenza di più vasti pensieri
che non possono aprirsi
alla cadenza di una voce giornaliera.
Ma questo non è il tuo caso
cara mia: il tuo caso è soltanto
totale mancanza di allegria.

17 giugno 2005

Nasce Officina Latina

Nasce Officina Latina visitate il sito al più presto on-line

Aforisma

Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo

Mahatma Gandhi

16 giugno 2005

Manuale d'amore

Il cuore ha le dimensioni di un pugno chiuso e ha una forma simile ad una pera con la punta rivolta verso il basso.
Il cuore è l'organo simbolo dell'amore, segue il ritmo delle emozioni.
Normalmente in una persona adulta il cuore si contrae 60/70 volte al minuto, in una persona innamorata molte di più.
A volte si arriva a 100 senza rendersene conto.
Il cuore è l'ultimo ad andarsene.
Lui continua a battere anche quando viene sottratto all'organismo, anche quando la persona amata ti abbandona, anche quando tu non vuoi più soffrire.
Non sei più tu che comandi, quando sei innamorato, quando il tuo cuore batte forte per un'altra persona, non sei più tu che comandi... è lui!

Questo manuale sull'amore vi guiderà attraverso le vari fasi dell'eterno sentimento, una vera e propria guida, senza la presunzione di insegnarvi nulla, ma solo con la consapevolezza che certe persone, quando sono innamorate, si trovano in difficoltà e hanno bisogno d'aiuto.
In questo manuale si attraversano le arterie più calde dell'amore...
L'uomo non sa perché si innamora, l'uomo viene travolto e basta...
a volte diventa ridicolo... a volte confuso... a volte addirittura pericoloso...


Anita Caprioli
da Manuale d'amore
(2005 - Regia di G. Veronesi - Filmauro)

World of Tolkien - Immagini dalla Terra di Mezzo

Viaggio nel mondo di Tolkien attraverso le opere dei più importanti illustratori internazionali de "Il Signore degli Anelli"

Il Museo di San Domenico a Imola (Bo) ospita, sino al 3 luglio 2005, l’intera collezione dell’importante esposizione itinerante World of Tolkien che ha già toccato varie città in Italia ed anche in Polonia, prima di approdare a Bruxelles il prossimo autunno.

Sono esposte oltre 170 opere grafiche e pittoriche di 42 artisti, le sculture, le spade ed i gioielli dei popoli della "Terra di Mezzo", le scenografie (tra le quali dalla Nuova Zelanda lo splendido Barbalbero - studio realizzato per il film di Peter Jackson) e diverse rarità del mondo dell’illustrazione di Tolkien.

Molte delle immagini esposte sono diventate illustrazioni di libri, calendari, giochi di società, scenografie per film e quant'altro di importante è stato fatto per far conoscere questo affascinante mondo che dalla letteratura passa attraverso l'arte fino al cinema.

Images of Middle Earth

Museo di San Domenico, via Sacchi 4 - Imola (Bologna)
3 Giugno - 3 Luglio 2005

Grafica Cubana

Prografica è il nuovo sito di una associazione non governativa, che ha l'obiettivo di promuovere la cultura grafica di Cuba. Molto interessante per scoprire nuovi talenti da noi poco conosciuti.

La cura (Franco Battiato)

Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie,
dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via.
Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo,
dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai.
Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d'umore,
dalle ossessioni delle tue manie.
Supererò le correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce
per non farti invecchiare.
E guarirai da tutte le malattie,
perché sei un essere speciale,
ed io, avrò cura di te.

Vagavo per i campi del Tennessee
(come vi ero arrivato, chissà).
Non hai fiori bianchi per me?
Più veloci di aquile i miei sogni
attraversano il mare.

Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza.
Percorreremo assieme le vie che portano all'essenza.
I profumi d'amore inebrieranno i nostri corpi,
la bonaccia d'agosto non calmerà i nostri sensi.
Tesserò i tuoi capelli come trame di un canto.
Conosco le leggi del mondo, e te ne farò dono.
Supererò le correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce per non farti invecchiare.
TI salverò da ogni malinconia,
perché sei un essere speciale ed io avrò cura di te...
io sì, che avrò cura di te.

Aforisma di Milan Kundera

La preoccupazione per la propria immagine, è questa la fatale immaturità dell'uomo. É così difficile essere indifferenti alla propria immagine. Una tale indifferenza è al di sopra delle forze umane. L'uomo ci arriva solo dopo la morte.

15 giugno 2005

Una poesia anche per te (Elisa)

Forse non sai quel che darei
Perché tu sia felice
Piangi lacrime di aria
Lacrime invisibili
Che solamente gli angeli
san portar via

Ma cambierà stagione
ci saranno nuove rose

E ci sarà
dentro te e al di là
dell’orizzonte
una piccola
poesia

Ci sarà
forse esiste già al di là
dell’orizzonte
una poesia anche per te

Vorrei rinascere per te
e ricominciare insieme come se
non sentissi più dolore
ma tu hai tessuto sogni di cristallo troppo coraggiosi e
fragili
per morire adesso
solo per un rimpianto

Ci sarà
dentro e te e al di là
dell’orizzonte
una piccola poesia

Ci sarà
dentro e te e al di là
dell’orizzonte
una poesia anche per te

Perdona e dimenticherai
per quanto possa fare male in fondo sai
che sei ancora qui
e dare tutto e dare tanto quanto il tempo in cui il tuo segno rimarrà
questo nodo lo sciolga il sole come sa fare con la neve

Ci sarà
dentro e te e al di là
dell’orizzonte
una piccola poesia

Ci sarà
forse esiste già al di là
dell’orizzonte
una poesia anche per te
anche per te
per te

L'animale (Franco Battiato)

Vivere non è difficile potendo poi rinascere
cambierei molte cose un po' di leggerezza e di stupidità.
Fingere tu riesci a fingere quando ti trovi accanto a me
mi dai sempre ragione e avrei voglia di dirti
ch' è meglio se sto solo...
Ma l' animale che mi porto dentro
non mi fa vivere felice mai
si prende tutto anche il caffè
mi rende schiavo delle mie passioni
e non si arrende mai e non sa attendere
e l' animale che mi porto dentro vuole te.
Dentro me segni di fuoco è l'acqua che li spegne
se vuoi farli bruciare tu lasciali nell' aria
oppure sulla terra.

Dillo alla luna (Vasco Rossi)

Guardami quando mi parli........
Guardami quando mi parli........
Guardami quando mi parli........
Guarda se è "vero"!?
Guardami quando mi parli.......
Guarda se "tremo"!?

...mmhh!....Smettila di parlare....
Guardando il muro!!!

E..... se qualcosa mi devi dire....
Dimmelo "duro"!

Guardala in faccia la Realtà!
e quando è dura!.......

sarà "sfortuna"......
........SFORTUNA!!!!!

Guardala in faccia La Realtà!
.......è più "sicura"!

Guardala in faccia La Realtà...
è "meno dura"!.....

Se c'è qualcosa che non ti va?!?...
.....dillo alla Luna!.....

Può darsi che "porti fortuna"!...
.....dirlo alla Luna!.........

Guardami in faccia quando mi parli!
se sei "sincera"!

Se non mi guardi quando mi parli....
non sei "sicura"!

La voglio in faccia la "verità"....
e se "sarà dura"!.....

La chiamerò "sfortuna"!....
.....Maledetta SFORTUNA!!!!!!!!