Siti internet, comunicazione, arte, design (Torino) Deside |Communication Provider|: agosto 2005

31 agosto 2005

Gli obblighi della grafica

Organizzata e curata dall'inesauribile Chaz Maviyane-Davies sarà inaugurata il 14 settembre a Boston, nelle sale del Massachusetts College of Art la mostra di manifesti politici e sociali The Graphic Imperative, International Posters for Peace, Social Justice and the Environment, 1965–2005.

Con i suoi 120 manifesti la mostra si presenta come una rassegna esaustiva, per qualità e quantità, di quanto di significativo è stato prodotto dalla grafica mondiale sui temi della liberazione, della lotta alla povertà, al razzismo, sui diritti umani e su quelli civili, sulla politica ambientale e sanitaria ecc.Uno sguardo intrigante sulla storia e le cronache degli ultimi anni del secondo millennio e sulla nostra contemporaneità.
Nella mostra sono presenti molti dei grafici più celebri e dei manifesti più celebrati di questo periodo. Tra gli altri le opere di Tomi Ungerer, Shigeo Fukuda e Seymour Chwast che pubblichiamo, in alto, a corredo di questa nota. Il manifesto della mostra è, naturalmente, di Chaz.

La rassegna chiuderà l'11 novembre. Successivamente sarà presentata al Design Center della Philadelphia University (aprile maggio 2006) e all'AIGA National Design Center di New York (giugno agosto 2006).

30 agosto 2005

Come l'aria (Tiromancino - 2002)

Stammi vicino stanotte
non riesco a dormire,
troppi pensieri si affollano
nella mia mente...
non mi lasciano stare
non mi fanno sognare,
voglio solo abbandonare la realtà
e seguire la mia anima
che uccide l’inquietudine
di vivere,
di essere soli e cambiare,
per tornare leggeri come l’aria
come ieri...

Vorrei non essere costretto a fingere
per rimanere ancora qui
perché mi sono perso in questo posto
ma non voglio andare via così.

E torneremo leggeri come l’aria
come ieri........

29 agosto 2005

On the road again...

Ebbene si, siamo tornati a lavoro...ora necessito però di un'altra settimana di ferie per riposarmi :)

Sulla DesideGallery potete trovare già pubblicate le foto delle mie vacanze...nella sezione "Barcellona" ho inserito anche quelle dei due gg. in Provenza...

Ringrazio Ale per i suoi commenti...anche se trova sempre il modo di criticare ;) ma essendo uno dei pochi..diciamo l'unico che si osa a scrivere sul DesideBlog meglio trattarlo bene no? :)

Che altro dire...non siate timidi...lasciate anche voi i vostri commenti oppure mandatemi poesie, aforismi, brani, considerazioni personali su fatti che vi hanno colpito, recensioni su un libro che avete letto e vi è particolarmente piaciuto oppure vi ha fatto particolarmente schifo ;) ...insomma...quello che volete!

A presto
Gala

12 agosto 2005

Goood Mooooorning Ferieeeeeeeeeeeeeeeeee....

Non mi sembra vero di essere finalmente arrivato all'ultimo giorno di lavoro. Stanco come sono non vedo l'ora di cambiare aria per due settimane...Domani mattina parto col mio fedele amico Gianni, meglio conosciuto nel mondo del latino-americano come Dj Ningia, alla volta della Provenza dove ci fermeremo due giorni...da lì proseguiremo per Barcellona...4 giorni...

Al ritorno dalla Spagna...tappa di un giorno a casa giusto per qualche lavatrice e partenza per il Trentino...per la serie "vancanza all'insegna dello sport"...corso intensivo di tennis...


Passo e chiudo.
Ci risentiamo intorno al 29.
Visitate la DesideGallery.

Ciaooo,
G.

09 agosto 2005

New Deside Gallery

Incredibileeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee! E' on-line la Deside Gallery...a distanza di un anno da quando mi ero promesso che lo avrei fatto sono riuscito a pubblicare le foto del viaggio in Portogallo (e non solo)...spero di poterla arricchire sempre di più con altri numerossimi viaggi! Altrimenti dovrò chiedere il vostro contributo ;)

La Deside Gallery è visibile cliccando qui o sul link a destra. Mi raccomando...lasciate i vostri commenti su questo Blog.

Ciauuu,
G.

Al simpaticissimo Alessandro...

Beh che dire Ale,
hai ragione...su questo blog non scrivo mai niente...ma come ben sai non trovo mai il tempo...diciamo che per ora mi limito a raccogliere contenuti, idee e sensazioni in attesa di momenti più liberi... ;)

A presto,
G.

P.S. "La poesia non è di chi la scrive ma di chi la sente"

08 agosto 2005

Le porte del sogno (Sergio Cammariere)

Così l’autunno é già tra i rami
E il vento batte sulle porte
Sarà vero che mi ami?
Ma l’amore è così strano
Certe volte non è come immaginiamo
C’é qualcosa nei tuoi occhi
Che non mi fa più dormire
Mentre il cielo del mattino
Mi crollerà addosso
Lasciando un segno del tempo che passa
Che cambia con te
E cambia l’anima dentro me
Giro, giro
Sento i tuoi passi, solo i tuoi passi
Tremo, tremo
Su questa strada che porta lontano e tu non ci sei

E quanto ancora dovrò stare
Qui seduto ad aspettare
Le mani a reggermi la fronte
E poi sentirmi più solo ogni volta che parlo di te
Così diversa ed uguale a me
Amica e compagna tu questo sei sempre per me

Giro, giro
Camminerò e ti cercherò
Finché avrò respiro
Perché da solo non vivo
Stanotte ho bisogno di te
In questo sogno impossibile

Giro, giro
Sento i tuoi passi, solo i tuoi passi
Tremo, tremo
Mentre la notte ora scende e nel sogno ritorni da me

Seguo i tuoi passi
Solamente i tuoi passi
Seguo l’anima

07 agosto 2005

Un Magazine Under 21

Freshcut Magazine, webzine tutta italiana dedicata agli artisti under 21, cerca materiale per il primo numero che uscirà verso la fine dell'anno. Il nuovo magazine è indirizzato ai giovanissimi per dare l'oppurtunità di esprimersi a chi di solito non ce l'ha.

04 agosto 2005

Suad - MCR

Hai negli occhi foto di polvere e tramonti
Di tappeti stesi, di tende e di silenzi
Di casbah e di mercati
Di aeroplani su terre straniere
E di piedi scalzi nei vicoli di Algeri

Hai il profumo dolce dell'erba e dell'incenso
Di bracieri accesi che brillano d'inverno
Di ebano e di spezie
Di sabbia portata dal vento
E di palme cresciute alla luce dell'Oriente

La tua voce parla di caldo e di colori
Di mattoni gialli asciugati sotto il sole
Di strade e carovane
Di villaggi ai confini del mondo
Di esuli stanchi che aspettano il ritorno

La tua casa è fra le nuvole e il deserto
La tua casa è fra le nuvole e il deserto

Aforisma di Tagore

Le stelle non si vergognano di sembrare lucciole...

03 agosto 2005

Un capitolo dal libro “Note” di Lorenzo Marini

Omaggio al bianco, che è silenzio, che è neve.

“Senza illusioni, l’umanità morirebbe di disperazione o di noia”.
Anatole France

Strana contraddizione: il colore bianco è la somma di tutti i colori eppure la sua percezione è collegata all’assenza. Perché è elegante come il silenzio, perché è l’attesa dell’inchiostro su un foglio di carta o l’attesa del colore su una tela da dipingere. Herman Melville in Moby Dick lo definisce “un incolore ateismo di tutti i colori”. Eppure il bianco è una scelta forte, radicale, senza compromessi.
Il senso del colore tradizionalmente inteso si arresta di fronte al bianco, stimolo permanente verso la spiritualizzazione dei sensi. E’ lo zero tra i numeri algebrici, astrazione illuminata senza la quale nessuna operazione è possibile.
Tra gli irriducibili del monocromatico è secondo solo al nero, ma da quest’ultimo si differenzia per il senso collettivamente percepito come assenza. Il nero è apparente e neutrale, il bianco sostanziale e invisibile. Il nero riempie, il bianco svuota.
Scrive Kandinskij sul nero: “Come un nulla senza possibilità, come un silenzio eterno senza avvenire”. E Renata Molho sul bianco nel design e nella moda: “Se qualsiasi altro colore è un’affermazione, il bianco è la somma delle risposte possibili”.

Il bianco è la certezza della leggibilità, la luminosità dietro gli oggetti. E’ la sorpresa di un incontro che crea nuove emozioni, spolvera le sensazioni addormentate, rigenera ricordi atrofizzati. Come scoprire una nuova sfumatura nell'arcobaleno che conosciamo da sempre. Lì, in quel punto sorprendente e certo, sta la sorpresa. Lì sta tutto il mondo dell'incontro. Tra il tempo della nostra vita e lo spazio di un attimo.
Un incontro profondo è diverso da quelli superficiali perché rimane per sempre, incide la memoria, graffia il calendario della vita, rimane indelebile nello sfuocarsi progressivo delle emozioni.
Comunque inizia presto, che uno non è mai preparato, da bambino. E arriva inaspettato, che uno vorrebbe poter fissare gli appuntamenti col destino. Si potrebbe dire, volendo, che un incontro arriva a tradimento. Una deviazione della trama, un salto della logica. E bello. Bellissimo. Come se le stelle apparissero di giorno o le rose volassero assieme al vento o le nuvole si innamorassero degli zuccheri filati al parco giochi del pianeta. Cose così. Gli incontri. Di quelli degli altri so poco, conosco quasi niente, non sono nemmeno curioso. Quindi parlerò del mio.
Avevo una manciata di anni, non uno di più. E quella sera sentivo i rumori del mondo. Provate ad immaginare di amplificare le vostre sensazioni e di ascoltare i suoni non solo della vostra camera, ma di tutta la casa. Non solo della vostra casa ma di tutta la via. Non solo di tutta la via ma di tutto il quartiere. Compresi gatti, motorini, televisioni accese, discorsi, respiri, musiche, rubinetti che perdono, cascate d’acqua di giardini zen, risate, videoregistratori che trasmettono turnè di attori italiani. Non solo di tutto il quartiere, ma di tutta la città. Anzi, amplificate i suoni e metteteci dentro la provincia, la regione, la nazione, il continente, gli oceani. E dunque milioni di suoni aggiunti, note di onde, di scogli, di aerei, di navi, di piogge, di treni, di deserti, di fabbriche che non chiudono mai, di cancelli automatici, di passaggi a livello, di fornai che bestemmiano, di macellai che pregano, di preti che si sconfessano, di cantanti con il motivo che sta per scoppiargli dentro, di amanti che si graffiano i loro rispettivi destini. Insomma un rumore che non vi dico, la somma algebrica di tutti i suoni del mondo che produce un risultato insopportabile. Intollerabile. Assurdo. Il punto è che gli angeli ci sentono benissimo. E quando il mondo dorme loro ritornano al loro lavoro, che è quello di cantare. Cantare presuppone le note e le note presuppongono il rigo e il rigo presuppone il silenzio. Cantare sta al silenzio come vivere sta al battito cardiaco e amare sta alle lacrime. E’ una condizione sine qua non, questa. E’ una legge cosmica.
Gli angeli cantano solo nel silenzio perfetto del cielo, poiché cercano l’armonia universale. E quella notte il pianeta era veramente rumoroso. Insopportabile. Il ronzio disarmonico dell’umanità.
Così, ci fu una riunione celeste.
-Bisognerebbe farli smettere.
-Già.
-Siamo troppo pazienti con gli uomini.
-Ricordati che lo sei stato anche tu.
-Sì, ma questi qui esagerano.
-Sentite che chiasso infernale.
-Come potremo mai raggiungere il canto perfetto se il rumore
è così assordante?
-Come potranno mai capirsi gli uomini se continuano sempre a parlare?
-E quando si ascoltano?
-Anche al cellulare, vedete, parlano tutti.
-Nessuno ascolta nessuno.
-Dovremmo inventare qualcosa.
-Qualcosa di celeste.
-Il silenzio. Dovremmo far cadere giù dal cielo il silenzio.
-Sì, ma tutto nel mondo è forma concreta, materia. Che forma può avere il silenzio?
-E come può cadere senza far rumore?
Così dicendo gli angeli si riunirono e lavorarono tutta la notte. Prima dell’alba presentarono a Dio la loro invenzione. E fu subito neve.

Eccomi lì, davanti alla finestra di casa, incantato dal bianco. Cadevano fiocchi immensi, leggeri, spensierati. Non c’era nessun rumore, né moto né macchine né passi. Tutto era attutito, ovattato, morbido. E bianco. Bianchissimo. Candido. Sembrava venire da un altro mondo. Quello che noi chiamiamo neve, gli angeli lo chiamano silenzio.
E’ stato un incontro magico. Me lo ricordo sempre, il bianco, quando sento un rumore grigio.

02 agosto 2005

...Guerra

"Sarà bene chiamarla col suo nome: guerra. Smettere di pensare che esista una sua versione legale da cui ricavarne una illegale chiamata terrorismo."

il manifesto - venerdì 8 luglio 2005

01 agosto 2005

Sull'amicizia (Kahlil Gibran)

E un adolescente disse: Parlaci dell'Amicizia.
E lui rispose dicendo:
Il vostro amico è il vostro bisogno saziato.
E' il campo che seminate con amore e mietete con riconoscenza.
E' la vostra mensa e il vostro focolare.
Poiché, affamati, vi rifugiate in lui e lo ricercate per la vostra pace.

Quando l'amico vi confida il suo pensiero, non negategli la vostra approvazione, né abbiate paura di contraddirlo.
E quando tace, il vostro cuore non smetta di ascoltare il suo cuore:
Nell'amicizia ogni pensiero, ogni desiderio, ogni attesa nasce in silenzio e viene condiviso con inesprimibile gioia.
Quando vi separate dall'amico non rattristatevi:
La sua assenza può chiarirvi ciò che in lui più amate, come allo scalatore la montagna è più chiara della pianura.
E non vi sia nell'amicizia altro scopo che l'approfondimento dello spirito.
Poiché l'amore che non cerca in tutti i modi lo schiudersi del proprio mistero non è amore, ma una rete lanciata in avanti e che afferra solo ciò che è vano.

E il meglio di voi sia per l'amico vostro.
Se lui dovrà conoscere il riflusso della vostra marea, fate che ne conosca anche la piena.
Quale amico è il vostro, per cercarlo nelle ore di morte?
Cercatelo sempre nelle ore di vita.
Poiché lui può colmare ogni vostro bisogno, ma non il vostro vuoto.
E condividete i piaceri sorridendo nella dolcezza dell'amicizia.
Poiché nella rugiada delle piccole cose il cuore ritrova il suo mattino e si ristora.