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13 dicembre 2005

Trabant

L'auto del popolo della Germania dell'Est (come la Volkswagen nel periodo del Terzo Reich), prodotta dall'unica casa automobilistica della ex DDR (Repubblica Democratica Tedesca) a partire dagli anni '50 e sino alla caduta del muro.
L'economica carrozzeria, interamente realizzate in "Duroplast", un materiale plastico rinforzato con fibra di vetro, lana e cotone, evitava di utilizzare il più costoso acciaio. Nonostante questo sua evidente fragilità, ha superato i crash-test a dispetto della più "blasonata" Mercedes Classe A. Un grave problema però è rappresentato dal fatto che il "Duroplast" non è riciclabile e quindi di difficile smaltimento.

La Trabant veniva prodotta in due modelli: berlina e giardinetta (station wagon!!!) con prestazioni modeste e alto tasso di inquinamento, ma era comunque funzionale ed era l'unica alternativa ai problemi di mobilità del popolo tedesco tanto da essere chiamata "vettura del popolo".

Per oltre quarant'anni è stata l'auto simbolo del comunismo e ha avuto una larghissima diffusione in tutti i paesi dell'Est europeo.

Con la riunificazione della Germania la fabbrica è stata costretta a chiudere perchè inadeguata a competere con la concorrenza.

Rimane famosa la fotografia della Trabant o "Trabi", come affettuosamente viene definita, che varca il muro di Berlino il giorno della caduta. Altra icona importante, realizzata dai graffitisti berlinesi, è quella della Trabant che sfonda il muro.

Attorno alla Trabant si è costruito un "mito", molti artisti l'hanno utilizzata, come ad esempio gli U2 nella scenografia in un loro Tour mondiale del 1992.

La Trabant è diventata un oggetto di culto e sono innumerevoli nel Web i siti che si occupano di quella che, secondo una definizione molto appropriata, è stata definita "vettura giocattolo".

È possibile trovare di tutto: siti dedicati, forum specializzati, spettacoli teatrali, video-games, t-shirt e gadget, barzellette, è stato anche creato un font, ad opera di Philip Hostettler, che richiama il carattere del logo.

Per una storia della Trabant e di tutte le autovetture dell'Est esiste il documentatissimo sito Autosoviet curato da Michele Cuoccio.

Oggi è molto utilizzata come "cartellone pubblicitario" nelle strade dell'Europa dell'est in sostituzione delle più chiassose insegne al neon.

Nonostante il monopolio assoluto nell'industria automobilistica, la fabbrica della Trabant di Zwickau (oggi sede di un museo), ha sempre curato la promozione del prodotto attraverso pagine pubblicitarie, campagne per il lancio di nuovi modelli e soprattutto con folder e manuali tecnici.

da Yo-Yoll.net