Siti internet, comunicazione, arte, design (Torino) Deside |Communication Provider|: L'illecito programma di Berlusconi

21 dicembre 2005

L'illecito programma di Berlusconi

Facciamo così. Collegatevi al sito web di Forza Italia, scaricate sul vostro computer il pdf di uno dei nuovi poster della campagna di Berlusconi e aprite la finestra "informazioni" (su Mac premete "mela-i") del file pdf appena scaricato e... sorpresa!

Ecco che sotto l'etichetta "creatore" appare il nome del programma QuarkXPress, con cui l'esecutivo della campagna è stato realizzato, seguito dalla lettera "[k]" che sta, notoriamente, ad indicare che il programma è stato abusivamente "crackato".
Sì, avete capito bene. La campagna di Forza Italia che va sotto il titolo di Operazione verità, è stata realizzata con software illegalmente duplicato e quindi senza averne acquisita la regolare licenza d'uso!

Solo tre giorni fa è stato dato grande rilievo all'operazione della Guardia di Finanza di Roma che ha sequestrato oltre 400 copie di programmi illegali in particolare software illecitamente duplicato, o utilizzato al di fuori dei legittimi contratti di licenza, nelle forme dell'underlicensing (duplicazione del programma, di cui si è acquistata la licenza, su più postazioni) o della masterizzazione abusiva o del download da Internet di programmi "crackati". "È preoccupante scoprire che l'illegalità è così capillarmente diffusa, non solo fra privati cittadini e piccoli venditori di strada abusivi – diceva in merito all'operazione il Colonnello della Guardia di Finanza di Roma Giuseppe Zafarana – ma anche fra imprenditori e solidi professionisti".

Certo lo stesso Colonnello non si aspetterà di trovare tra gli utilizzatori del software pirata, ed in maniera così platealmente scoperta, gli estensori della campagna dello stesso Presidente del Consiglio.
Una storia che assume contorni paradossali (se non ridicoli) pensando all'attività del Governo contro la duplicazione illegale del software e che ha portato anche ad imporre una iniqua gabella sui supporti vergini digitali e su cui aveva espresso dubbi addirittura la Business Software Alliance Italia (Bsa).

A proposito la Bsa, l'associazione che riunisce le maggiori aziende produttrici di software del mondo, e che ha come scopo (talvolta anche con metodi discutibili) proprio la tutela dalle copie illegali, non ha niente da dire sullo scivolone di Forza Italia?


da socialdesignzine.aiap.it